Il
primo appuntamento, come tutte le cose che si fanno per la prima volta, provoca
sempre una dose di stress inaudita.
Quando una donna esce con un uomo, magari dopo molto
tempo che non le capita, è doppiamente sotto pressione, anzi, triplamente, centuplicatamente…
Diciamo pure che è sotto stress “alla enne”, perché a noi non basta essere nate
con la maledizione del ciclo e del parto: no, noi dobbiamo anche rispondere ad
aspettative sulla nostra bellezza e “seducenza” che sfiorano livelli a dir poco
ridicoli.
Indi per cui, ci si ritrova davanti ad un armadio
straripante a piagnucolare:Non ho niente
da mettermi… Oppure si ricopre un brufolo microscopico con otto strati di
fondotinta, terra, blush e ghiaino, tanto che alla fine, invece che un brufolo,
l’innocua escrescenza sembra il fungo in cui abita il Grande Puffo.
Roba da urlare fino a far scoppiare tutte le noci di
cocco appese alle palme dei Caraibi.
Secondo i miei studi sul campo, l’ansia da primo
appuntamento traccia una linea ascendente sul piano cartesiano della nostra
vita –almeno, fino ai trent’anni circa, quando poi torna inesorabilmente giù.
Ecco come risultano essere gli atteggiamenti nei confronti delle prime uscite
per donne in varie fasce d’età (sondaggio svoltosi tra le mie ormai note
conoscenti, a loro insaputa):
-adolescente: fibrillazione
-ragazza con il 2 davanti: ansia, ansia, ansia
-donna alla terza decade: noia totale
Da adolescenti, il preliminare occupa tutto lo spazio
immaginativo che renderà l’appuntamento speciale. Ore ed ore di speranze
precedono la fatidica richiesta di lui; altre ore sono necessarie per scegliere
il vestito giusto; almeno dieci ore sono dedicate a fantasticare con le amiche
sulla scena del primo bacio.
L’adolescente maschio, prima del date, si lava velocemente i denti perché spera di riuscire a
infilarle la lingua in bocca.
La ragazza tra i venti e i trenta è il soggetto messo
peggio.
Dato che si avvicina a una fase della vita in cui sembra
che tutte le altre abbiano già: scopato, inanellato un uomo all’altare, avuto
figli e trovato il lavoro più figo del mondo, si inizia a domandarsi cosa c’è
di sbagliato in se stesse e a dubitare della propria persona.
Tale insicurezza aumenta dopo un certo numero di uscite
sbagliate/disastrose/trombevoli senza seguito. E ciò induce la donna ad
accettare appuntamenti con i tipi più strampalati, dal Gargoyle all’esse-ti-erre-onzo
nudo e crudo.
Un simile comportamento include anche il darla subito,
nel timore che il non farlo possa suscitare dubbi, nell’accompagnatore, sulla
eterosessualità dell’amica e sula sua “apertura” mentale.
Lui, comunque, si
lava velocemente i denti perché spera di inoltrare la lingua a mo’ di
formichiere nella tana della compagna.
Le donne che hanno superato i trenta, piuttosto di
andare ad un appuntamento al buio si farebbero levare un rene senza anestesia,
perché ne hanno viste tante di cose
strane sotto il sole! e sanno che, contro ogni aspettativa, la prima uscita
sarà una vera emme-e-rda. Per quanto si vestano bene, si trucchino
sapientemente e preparino una lista mentale di argomenti di cui parlare per non
far languire la situation, l’uomo over trenta fallirà –misero- la missione di
condurre una conversazione decente e di far sentire a proprio agio la partner,
finendo col metterle la lingua in bocca. E nessuno sa se un uomo che vive da
solo si lavi davvero i denti prima di uscire.
Dunque, in ogni caso, se non altro, visto che gli uomini
campano meno di noi, ci ritroveremo nel club delle over novanta a sbiascicare
castagne stracotte in una sera di San Martino come questa, e a rimembrare
quanto fosse divertente, benché duro, quel periodo della nostra vita in cui si
avevano dei primi appuntamenti. I maschi
superstiti, seduti in poltrona, avranno solo la parte dura da ricordare. Nostalgia,
nostalgia canaglia…
E pensa che qlk giorno fa un ragazzo mi ha detto " ma noi ometti non vogliamo la donna troppo in tiro, truccata etc...che ci fa aspettare ore e ore" e allora cosa ci disperiamo a fare? Al proximo appuntamento mi presento in pigiama!;-p faby
RispondiEliminaVai, Faby. Una volta ho sentito uno dire che voleva fare alla sua donna un pijamino di saliva... magari è il tuo caso
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