Moglie
felice, vita felice.
Per certi versi, odio
questo modo di dire.
Trasmette l’idea che
tutte le donne con la fede al dito abbiano, come unico scopo della vita, quello
di rendere un inferno l’esistenza dei mariti. E loro, i mariti? Non figurano
neanche. Me li immagino davanti a un barbechiù, a darsi di gomito e a
complimentarsi perché sono riusciti a chiudere, per cinque minuti, la bocca di
una moglie capricciosa.
D’altra parte, ditemi
voi se non è vero che una donna scontenta può logorarti dentro! In fondo, noi
mogli non abbiamo che poche, semplici esigenze, tra cui l’attenzione totale del
partner, la sua fiducia, l’assoluta abnegazione verso il nostro modesto io, nonché
la venerazione, adorazione, idolatria ed il timore dello stesso da parte del
fortunato consorte. Che ci vorrà mai?
In fine, non
pretendiamo mica di cambiare la mente di un uomo, ma solo di guidarla con
grazia e gentilezza stilnovistica attraverso gli impervi meandri del Fato, con
il riconoscimento immediato e indiscusso di questo nostro ruolo da parte del
marito.
Non chiediamo certo di
chiacchierare con lui come faremmo con le nostre amichette, né di farci
dipingere le unghie dei piedi da colui che ci ha viste in abito da sposa, e
nemmeno che ci venga preparata la cena quando torniamo tardi. Chiediamo solo comprensione,
sensibilità, se possibile lettura del pensiero; poi massaggi ai piedi, e, per
quanto riguarda la cena, bè… quella sì, meglio trovarla pronta, altrimenti –passatemi
il francesismo- per lui sono cazzi.
Ecco. Moglie felice,
vita felice. E facile, soprattutto.
Fin qui ho fatto la burlona,
la mattacchiona, per dire.
Ma, vecchie mie, il
guaio è che ci sono donne per cui sarebbe sufficiente avere un marito che non
sia agli arresti domiciliari, che non le meni o anche solo che si lavi ogni tot
giorni. Ora, il marito-angelo-dio del sesso-colf e diario segreto de noantre
non esiste, ma cerchiamo di non abbassare troppo gli standard, d’accordo? Vogliamoci
bene. Meritiamo di più.
Dobbiamo crederci noi
per prime.
Dopo, la cosa viene da sé:
se ci crediamo noi, sarà semplicissimo trasmettere il concetto al Renzo della
situazione. Con i giusti presupposti, crederebbe a qualsiasi cosa.
La sapete quella del
carro di buoi, no?