martedì 4 agosto 2015

Le semplici e le complicate


Ci sono persone a cui non importa di cose come morte, fine e tristezza.
Lo dico perché, di solito, le donne sono ossessionate da queste tre circostanze, ed in particolare:

A-     dalla morte violenta (siamo tutte convinte di essere molto importanti e che verremo uccise dal nemico numero uno di James Bond)
B-      dalla paura che ci venga una “brutta malattia”
C-      dalla malinconia relativa al passato, alla nostra situazione presente, al futuro incerto.

Insomma, siamo ossessionate e terrorizzate da tutto.
Ma alcune donne non lo sono e vivono la vita in maniera forse più autentica di noi, che abbiamo il male di esistere. Noi che siamo sempre alla ricerca di qualcosa, che ci scriviamo messaggi in piena notte e non siamo mai soddisfatte del nostro lavoro. Noi che crediamo nel Grande Amore e nella vita dei sogni.
Non dico sia sbagliato, procedere così.
Però a volte mi ritrovo ad invidiare coloro che sanno apprezzare una giornata “normale”, una routine, un obiettivo raggiungibile ed intelligente…
Chi sia più vero –noi o le anime semplici- non sto a sindacarlo.
Infine, siamo tutte donne nella schifosa situazione di donne, e questo ci rende, di base, tutte ottime amiche.



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