Spes
ultima dea, recita un proverbio latino da noi conosciuto come La speranza è l’ultima a morire. Non ci
siamo rassegnati a immaginare la nostra luccicante illusione di un futuro
migliore nelle vesti dell’ultima divinità a cui possiamo rivolgerci.
Già, perché l’ultima tra
tutti gli dei, e sono tanti, dev’essere veramente incapace. Una Pollon che non
riesce mai a portare a termine le missioni. Altro che polverina magica: alla
nostra speranza serve un’endovena di caffelatte con i Plasmon e qualcuno che le
canti nelle orecchie “Io crescerò…la-lalalalalà-lallà…”
Spes ultima dea. Partiamo
male, anche se il motto vorrebbe infondere un ottimismo estremo. Secondo me,
tra l’altro, la speranza non è l’ultima a morire. Le ultime a morire siamo noi,
nel momento in cui ci arriva la batosta numero enne, dritta dritta sui denti
davanti, alla fine di una relazione che credevamo degna di considerazione.
Scrivo questo triste post
in onore delle varie situazioni che stanno vivendo in questo periodo le mie
care amiche: purtroppo, sembra si sia diffuso il virus della maritatite, ovvero
della fiducia negli uomini maritati, conviventi, o con figli.
Premetto che auguro a
tutte di risolvere magnificamente le rispettive situazioni: io voglio solo che
le mie ragazze siano felici. Come spettatrice obiettiva, però, non posso fare a
meno di iniziare a lucidare gli argenti, soprattutto i cucchiai e i cucchiaini,
e di prepararmi per la raccolta dei pezzetti (conseguenza molto probabile della
batosta numero enne e uno).
Abbiate pazienza: io non
aborro gli uomini impegnati. Anzi. Sono la metà di uno di essi, quindi devo
mantenere un livello accettabile di fiducia nella categoria. Una Persona Che
Conosco, per esempio, ritiene che ogni donna maritata sia anche cornificata. La
questione mi interessa relativamente: credo che me ne accorgerei, e se così non
fosse…occhio non vede, cuore non duole!
Il punto di oggi è: perché
tanti uomini sposati, conviventi o con figli flirtano e si avventurano tra le
lenzuola di altre donne, quando hanno già una donna pronta all’uso, a casa
loro? Risposte possibili:
-non sono felici con la
compagna
-stanno attraversando una
crisi personale
-non riescono a vivere un
rapporto monogamo perché A) hanno avuto un modello familiare poco affidabile,
B) hanno avuto un trauma da abbandono in età prepuberale, C) la natura li ha
fatti traditori.
Subito dopo, ci chiediamo:
alla luce di queste semplici considerazioni, perché uomini siffatti continuano
ad iniziare relazioni durature e addirittura a sposarsi e a fare figli? Forse
per un egoistico desiderio di sicurezza, conferma e stabilità? Ma i signori non
saranno anche un po’ masochisti nel tornare ogni sera in una situazione che non
li rende felici?
E noi donne… Veniamo a
noi. Perché, presto o tardi, ci imbattiamo in un uomo sposato e non lo
evitiamo? Le ragazze mi dicono che si tratta d’amore. Su questo non discuto.
Qualcuno però mi ha detto che c’entrano anche le probabilità: diventando più
grandi, le possibilità di incontrare uomini liberi si riduce via via, e quindi
è inevitabile avere a che fare con mariti insoddisfatti, conviventi in crisi,
papà che non trombano da almeno nove mesi. E le donne che ci sperano, a quel
punto, sono innamorate o sono solo le
amanti?
Anche qui, tutto è
relativo. Sei l’amante fino a che lui non riconosce pubblicamente di amare te.
E’ un po’ come essere scrittore e farlo per professione: finché non sei
riconosciuto dal pubblico, rimani un po’ l’amante della letteratura e basta, e
con questo venerabile titolo non ci campi.
Bene, finché lui non lascia
la moglia, non viene via di casa e non parliamo nemmeno dei figli, stiamo
vivendo una storia che non assurgerà all’Olimpo dell’eterno. Dobbiamo decidere
noi, poi, se ci sta bene iniziare una relazione con delle persone così.
Come sempre, ho fatto di tutta
l’erba un fascio, ma c’è un motivo preciso: ho sentito raramente di storie nate
con questi presupposti, che siano poi diventate Grandi Amori. Solo quella tra
Banderas eMelanie Griffith, forse. La fortuna che l’uomo dei nostri sogni mandi
a puttane la sua vita per noi capita molto di rado, purtroppo, e ciò significa
che chi ci spera ancora si farà male.
Ed io non voglio il male
per le mie ragazze.
Però, non si sa mai… i
latini dicevano pure Credo, quia absurdum.
Ci credo, perché è
assurdo…