martedì 12 novembre 2013

Il primo appuntamento







Il primo appuntamento, come tutte le cose che si fanno per la prima volta, provoca sempre una dose di stress inaudita.
Quando una donna esce con un uomo, magari dopo molto tempo che non le capita, è doppiamente sotto pressione, anzi, triplamente, centuplicatamente… Diciamo pure che è sotto stress “alla enne”, perché a noi non basta essere nate con la maledizione del ciclo e del parto: no, noi dobbiamo anche rispondere ad aspettative sulla nostra bellezza e “seducenza” che sfiorano livelli a dir poco ridicoli.
Indi per cui, ci si ritrova davanti ad un armadio straripante a piagnucolare:Non ho niente da mettermi… Oppure si ricopre un brufolo microscopico con otto strati di fondotinta, terra, blush e ghiaino, tanto che alla fine, invece che un brufolo, l’innocua escrescenza sembra il fungo in cui abita il Grande Puffo.
Roba da urlare fino a far scoppiare tutte le noci di cocco appese alle palme dei Caraibi.

Secondo i miei studi sul campo, l’ansia da primo appuntamento traccia una linea ascendente sul piano cartesiano della nostra vita –almeno, fino ai trent’anni circa, quando poi torna inesorabilmente giù. Ecco come risultano essere gli atteggiamenti nei confronti delle prime uscite per donne in varie fasce d’età (sondaggio svoltosi tra le mie ormai note conoscenti, a loro insaputa):
-adolescente: fibrillazione
-ragazza con il 2 davanti: ansia, ansia, ansia
-donna alla terza decade: noia totale

Da adolescenti, il preliminare occupa tutto lo spazio immaginativo che renderà l’appuntamento speciale. Ore ed ore di speranze precedono la fatidica richiesta di lui; altre ore sono necessarie per scegliere il vestito giusto; almeno dieci ore sono dedicate a fantasticare con le amiche sulla scena del primo bacio.
L’adolescente maschio, prima del date, si lava velocemente i denti perché spera di riuscire a infilarle la lingua in bocca.

La ragazza tra i venti e i trenta è il soggetto messo peggio.
Dato che si avvicina a una fase della vita in cui sembra che tutte le altre abbiano già: scopato, inanellato un uomo all’altare, avuto figli e trovato il lavoro più figo del mondo, si inizia a domandarsi cosa c’è di sbagliato in se stesse e a dubitare della propria persona.
Tale insicurezza aumenta dopo un certo numero di uscite sbagliate/disastrose/trombevoli senza seguito. E ciò induce la donna ad accettare appuntamenti con i tipi più strampalati, dal Gargoyle all’esse-ti-erre-onzo nudo e crudo.
Un simile comportamento include anche il darla subito, nel timore che il non farlo possa suscitare dubbi, nell’accompagnatore, sulla eterosessualità dell’amica e sula sua “apertura” mentale.
Lui, comunque, si  lava velocemente i denti perché spera di inoltrare la lingua a mo’ di formichiere nella tana della compagna.

Le donne che hanno superato i trenta, piuttosto di andare ad un appuntamento al buio si farebbero levare un rene senza anestesia, perché ne hanno viste tante di cose strane sotto il sole! e sanno che, contro ogni aspettativa, la prima uscita sarà una vera emme-e-rda. Per quanto si vestano bene, si trucchino sapientemente e preparino una lista mentale di argomenti di cui parlare per non far languire la situation, l’uomo over trenta fallirà –misero- la missione di condurre una conversazione decente e di far sentire a proprio agio la partner, finendo col metterle la lingua in bocca. E nessuno sa se un uomo che vive da solo si lavi davvero i denti prima di uscire.


Dunque, in ogni caso, se non altro, visto che gli uomini campano meno di noi, ci ritroveremo nel club delle over novanta a sbiascicare castagne stracotte in una sera di San Martino come questa, e a rimembrare quanto fosse divertente, benché duro, quel periodo della nostra vita in cui si avevano dei primi appuntamenti. I  maschi superstiti, seduti in poltrona, avranno solo la parte dura da ricordare. Nostalgia, nostalgia canaglia…

2 commenti:

  1. E pensa che qlk giorno fa un ragazzo mi ha detto " ma noi ometti non vogliamo la donna troppo in tiro, truccata etc...che ci fa aspettare ore e ore" e allora cosa ci disperiamo a fare? Al proximo appuntamento mi presento in pigiama!;-p faby

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    1. Vai, Faby. Una volta ho sentito uno dire che voleva fare alla sua donna un pijamino di saliva... magari è il tuo caso

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