Partiamo dal giovedì, e
arriviamo fino a questo giovedì (25
aprile, epica data).
GIOVEDI’ mattina sono
andata a fare la prova-trucco dalla mia estetista di fiducia. Credevo di
uscirne come Mirko dei Bee hive quando si preparava per un concerto, invece il tutto
è stato veloce e indolore. Approvato!
VENERDI’ sono stata a
rinnovare il mio contratto d’affitto. Per altri diciotto mesi, gli abitanti del
condominio arancione vicino al vecchio supermercato dovranno sorbirsi il cd di
Mika e di Chiara Galiazzo a tutto volume almeno due volte a settimana, senza
contare quanto parlo al telefono con le altre donne della mia famiglia.
Anticipatamente, porgo le mie scuse per la voce troppo alta al telefono, ma non
mi scuserò mai per il cd di Mika.
SABATO, pranzo a base di
pollo e patatine, cena a base di toast –evvai con la dieta prematrimoniale.
Secondo me, il momento toast è un rito che tutte le coppie, giovani e meno
giovani, dovrebbero istituire nelle proprie case. I toast sono facili da fare,
veloci da cucinare e sono davvero golosi; inoltre mettono allegria e alla fine
di questa frase verrò sicuramente presa nel programma della Benedetta Parodi
come autrice di testi.
DOMENICA, grande pranzo di famiglia. Prima con la Sua,
poi con la Mia. Eccezionalmente, nessuno ha litigato con nessuno, e questo è
segno che si sta invecchiando.
LUNEDI’ –Pasquetta-: una
giornata tra amici, naturale, ma con l’aggiunta di giochi scemi e conversazioni
facete. Tipo: Sai che mi sono fotografato
le parti basse e le ho inviate all’Andrea? Lei però si è offesa, secondo te
perché?
OGGI scontro frontale con
mia mamma. Mi ha detto che più mi si proibisce di fare qualcosa, più io lo
faccio, e lo faccio apposta per dare fastidio a lei. L’amore e gli scontri tra
noi aumentano a mano a mano che diventiamo più simili.
MERCOLEDI’ farò la
ceretta. Di recente ho dovuto ripiegare su calze da 80 denari per coprire il
campo coltivato a leguminose che mi ritrovo su cosce e polpacci: non è bello da
dire in pubblico, ma così è. Domani, comunque, estirperò il problema alla
radice, e non in senso figurato.
GIOVEDI’ andrò alla
comunione del mio primo nipote. Per l’occasione ho deciso di ravvivare un abito
un po’ serioso con scarpe e cintura arancione fluo, cosa che determinerà anche
la fine del rispetto di mia madre per me.
E con ciò concludo,
aspettando di incontrarvi di nuovo la settimana prossima con un argomento un
po’ più appassionante dei miei problemi con peli e amici maniaci.
A’t’saludi!,
come dicono a Mantova.
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