martedì 15 luglio 2014

Uomini che non richiamano le donne

Conosciamo tutti la fortunata trilogia di Stieg Larsson Uomini che odiano le donne.
Il titolo del mio post trae spunto dalla storia della tostissima Lisbeth per parlare di un argomento molto meno dark, ma che ogni anno trasforma innumerevoli donne in vendicative hacker dal trucco sbavato. Motivo: la sparizione di un uomo in seguito a un appuntamento.
Ho fatto un mini-sondaggio su Facebook, chiedendo a tutti quanto tempo dovrebbe metterci un uomo a richiamare una donna dopo che l’ha conosciuta. Si presupponeva che, durante l’appuntamento, riconosciuto come tale in via preventiva da entrambe le parti, fosse stata percepita sia da lui sia da lei una certa atmosfera d’intesa, e che i due si fossero lasciati con il chiaro desiderio di… rivedersi presto. Infine, appuntamento andato bene, ci si piace, buonanotte e grazie per la cena, magari ci scappa anche il bacio di fine serata… A questo punto, e alla luce dei racconti da Chi l’ha visto? che odo dalle mie amiche di bevuta, ci si aspetta una telefonata nei duri tempi a seguire.
Dato che frequento per lo più esseri viventi vulvo-muniti, ho posto la domanda al sesso opposto: men, quanto tempo ci mettete a richiamare una donna dopo un appuntamento ben riuscito?
Risposte variegate e stramboidi, dal mio punto di vista. Qualcuno ha detto: due o tre giorni. Che, per una ragazza in fissa (e quando non lo siamo?), è il limite massimo di sopportazione.
Altri, secondo me più saggi, hanno risposto: il giorno dopo. Molto bene. Sappiate che è quelle che vogliamo. Se vi piace la donna, cercatela. Non farlo sarebbe come apprezzare la carne e andare a cena al vegano.
Certo, posso capire le spiegazioni di chi mi ha detto che la donna va lasciata “penare” un po’ e che, se è interessata, richiamerà lei. E’ giusto. Trovo però che le ragazze in questo senso non abbaino problemi, anzi: quando una tipa si infiga, stai sicuro che ti richiama venti volte già nel tragitto tra la sua porta di casa e la macchina.
Poi c’è stato il guru del corteggiamento, il dio della galanteria, il leader dei romantici incompresi, ovvero colui che mi ha detto che, sin dal momento in cui ci si saluta, inizia a pensare al messaggino da inviarle di lì a pochi minuti. Bello. Del tipo: Non interrompiamo il legame che si è creato. Addormentiamoci con il sorriso sulle labbra, e non con il pensiero di non sapere se lui, domani, si ricorderà che esistiamo o se dovremo considerarlo un oggetto smarrito. Questo è quello che vogliono tutte le donne. A benedire il brivido della caccia: è solo una scusa per giustificare il fatto di essere ancora single. Le donne vogliono legami veri, vogliono il Grande Amore, vogliono amare sentendosi riamate, e non una storia da masochisti in cui lui è stato bene ma non richiama per vedere quanto ci tiene lei. Se vedi una bella torta in una bottega, e la vuoi davvero, non aspetti che la torta salti fuori dalla vetrina e ti implori di mangiarla, no? Vai e la sposi. Cioè, volevo dire la compri.
Ora, ciò detto, è ovvio che il discorso vale per ambo le parti, e anche per i lesbici e per chiunque altro. Ti piace una persona? Cercala. Come canta Elisa: se ti cerca è perché ti vuole ancora.
Non ti piace? Magari non sparire. Spiega. Brevemente, ma spiega. Non succede niente. Non siamo tutti dei fragili bambolotti senza spina dorsale: possiamo sopportare di non piacere al cento per cento ad ogni individuo sulla faccia della Terra. Se così fosse, il mondo sarebbe una perenne orgia istintuale e credo proprio che non verrebbe celebrato alcun matrimonio, non esisterebbe educazione, civiltà, futuro.
Ma sembra che le donne abbiano messo su già da parecchio una bella scorza dura e che siano perfettamente in grado di sentire parole come: non penso sia il caso di vedersi ancora. Men, sappiatelo: se dopo un buon appuntamento sparite, la donna penserà solo di non piacervi abbastanza. Oppure che siete partiti in missione per Saturno. Se, invece, la richiamate, lei è contenta e si verifica uno dei rarissimi casi in cui, ad un’azione, corrisponde per la donna una certa, adeguata reazione. Non pensate che sia furbo comportarsi al contrario. Nella situazione appuntamento, la donna vuole solo verità: gli piaccio, mi cerca; non gli piaccio, non mi cerca più.
Per passare dal generale al particolare, posso affermare che il novanta per cento delle mie amiche è stata vittima di una sparizione post-appuntamento, mentre avrebbe preferito essere soggetta a coccole post-coitum. Yaia ha conosciuto uno ad un matrimonio e lo ha risentito dopo dieci giorni, quando orami la sua autostima femminile era ai livelli della fossa delle Marianne. Glade si è quasi innamorata di un tale che, lasciato a se stesso, avrebbe latitato fino a consumarsi fisicamente pur di non darle spiegazioni. Una volta un ragazzo con i capelli rossi mi diede buca a un appuntamento che mi implorava da mesi… Non l’ho mai più visto. Fonti sicure mi confermano che è ancora tra noi.
Questa è un’altra storia, ma, in tutta onestà, Pel di Carota proprio non l’ho capito.


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