Domenica sera abbiamo
fatto incetta di pizza ed accolto una nuova mascotte-barra-tassista nel nostro
infido gruppetto.
Il giovane e baldo
Maggiolone ci ha infatti onorate della sua presenza con un consiglio di
prim’ordine: il bottomless, ovvero la corsa per le vie del paese senza gli
indumenti a difesa delle proprie pudenda inferiori.
Idea stuzzicante.
Soprattutto se teniamo presente che il nostro è un borgo completamente
all’ombra (del campanile) e che tutti, qui, sono andati all’asilo dalle suore.
Da piccoli ci coprivano
con il grembiulino e ci privavano del piacere di sbirciare sotto l’orlo del
velo delle nostre pie educatrici (vi siete mai chiesti come avevano i capelli
le monache?); poi è arrivata la tunica della prima comunione, e adesso… ci
ritroviamo a parlare di correre desnudi per la via. Abbiamo levato il velo,
anche quello da sposa o di Santa Lucia; abbiamo scoperto la testa ed ora un
simpatico cialtrone ci propone addirittura di fare il paio e gettare pure i
pantaloni. Sorvolando sul fatto che non era necessario, questo consiglio, data
la nostra moralità dai contorni indistinti, posso dire che, da un lato, trovo
davvero ficco che le persone si scoprano. Forever and ever. Perché nascondersi?
E per cosa, poi? Siamo umani, e come tali dobbiamo mostrarci agli altri, in
modo tale che ognuno veda le proprie bassezze alla luce del sole e si senta un
po’ meno cacchetta.
D’altro canto, se si parla
di bassezza non posso fare a meno di volgere lo sguardo ai piani bassi e mi
chiedo come mai sia successa questa cosa strana, di essere educati per benino e
poi rivelarsi bagascioni d’incredibile portata.
Forse non eravamo portati
per la santità. Forse levarsi di dosso tutti i vestiti è stato un modo per
distrarre l’attenzione degli altri, e far sì che non si avvicinassero troppo al
nostro cuore.
Forse, più semplicemente,
non siamo tanto peccatori. Che colpe sussistono nel voler amare ed essere
amati? Probabilmente solo quelle del deprimersi, del mangiare fuori orario ed
essere un po’ scortesi con tutti prima delle nove del mattino.
E’ bello pensare d’aver
tolto degli abiti ed aver scoperto che, sotto, c’è una persona non proprio
disprezzabile. Un giorno, la nostra autostima di persone umane arriverà ad un
livello tale che correremo in canottiera e basta attraverso la piazza
E poi ci incontreremo dove
fanno il TSO.
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