I Mondiali
sono un’ottima occasione di cuccaggio.
Lo sappiamo
bene noi, nati negli anni Ottanta, che abbiamo visto perdere l’Italia con il
Brasile negli autogrill, mentre andavamo in vacanza su camper scassati e
mangiavamo patatine alle due di notte.
Noi che, da
ragazzini, andavamo all’oratorio e ci rimpinzavamo di Calippi per tutto il
tempo, e ci importava più del fratello della nostra amica che della partita.
Noi che
abbiamo giubilato a Berlino, pur rimanendo qui, nel giardino di amici, truccati
di azzurro e carichi di emozioni come se da quella partita dipendesse il futuro
del paese.
Ecco, se il
futuro dell’Italia (nazione) dipendesse dall’Italia (squadra) non so se saremmo
ancora così carichi, anzi. In ogni caso, tifare per Balotelli o tifare per un
qualsiasi governo non sono attività che diano grandi soddisfazioni: tanto vale
dedicarsi per novanta minuti a quei simpatici babbei che hanno risolto il
problema della vita corricchiando su e giù per un prato erboso, senza fingere
che gliene importi qualcosa di noi, piuttosto che morire di rabbia pensando
alle vacanze che si è pagato il politico X con i nostri soldi.
Quindi,
ragazzi, facciamo in modo che il gioco da anestesia generale messo in campo
dagli azzurri non ci deprima e teniamo alto l’umore: in fondo, i mondiali sono
soprattutto un motivo in più per fare festa, per ritrovarsi davanti alla tv a
mangiare schifezze e a bere birra, nonché a “socializzare”. Chissà mai che,
nell’esultanza generale dovuta a un goal, quello carino seduto proprio lì si lasci
prendere la mano ed inizi a dispensare baci alla francese.
Io ho già
socializzato abbastanza durante le partite degli anni passati, quindi la
partita la vedrò con Glade e con una mezza bottiglia di vino bianco ghiacciato.
La vittoria o la sconfitta non mi cambieranno la vita, ma sarà comunque bello
porgere la chioma anche quest’anno, e, tra un po’ di tempo, quando saranno le
mie figlie a mollarmi a casa per correre al Grest –più veloci di Cassano-,
poter dire:”Io, la partita del 25 giugno 2014, l’ho vista là ed ero felice di
essere al mondo.”
E son talmente sveglia che ho sbagliato data!!!
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