Mi sono documentata.
Stavolta, la pancia non c’entra: esiste
una spiegazione scientifica per il comportamento che molte, moltissime donne
assumono, di avvicinarsi, anno dopo anno, a uomini che non vanno bene per loro.
Questo comportamento a ripetizione non deriva dal voler essere trasgressive o
dall’istinto della crocerossina, bensì da una scarsa autostima e da
un’insicurezza nelle proprie capacità che ci spinge a credere di non meritare
un vero uomo.
Almeno, così ho letto.
A tal proposito, lascio alle mie amiche
single il compito di realizzare quanto siano favolose e quanto meritino
compagni che le apprezzino davvero, mentre io mi concentro sulla ricerca
dell’uomo giusto.
Tante volte ho chiesto a ragazze di ogni
estrazione sociale, livello intellettivo ed esperienza come fanno a decidere
quale ragazzo entrerà nella loro vita e perché. La risposta è abbastanza
univoca: ci si basa sulla chimica. Vedi uno con un bel telaio (copyright by
Maggiolina) e subito parte il gioco di sguardi. Poi la donna inizia ad alambiccare
–proprio come in un laboratorio di chimica- su quello che potrebbe essere, se…
Infine, si verifica l’esplosione, prevista da tutti i migliori cartoni animati:
a furia di mischiare provette e combinare elementi, prima o poi succede qualcosa, di bello o di brutto.
L’importante è che succeda. E, come nelle migliori relazioni, insieme con il
sesso arriva il sentimento, e a quel punto lì sei fregata.
Siamo d’accordo sul fatto che la chimica
ci debba essere: nessuno cerca una relazione seria con l’orsacchiotto di
peluche. Solo che la natura ci ha creati in un modo tale che risulta abbastanza
comune avere chimica con più d’una persona, a questo mondo. Come si fa a capire
cosa differenzia la semplice chimica, una buona alchimia e la magia?
Forse bisogna passare attraverso tutte e
tre le tappe. Prima ci si diploma piccoli chimici, poi si smette di giocare e
si arriva alla sperimentazione vera e propria. E, dopo una serie di crash e ca-boum si spera non troppo lunga, forse si sbarca nel meraviglioso
mondo della magia. E’ un percorso duro, ne sono certa. Ma, come sempre, dipende
da ciò che ognuno vuole per sé.
In alto la mira, allora.
In alto la mira.
Noi vogliamo la magia, lo so, ne sento
parlare continuamente; quindi, la prossima volta che incontrate un bel telaio e
che cominciate a sentire quel formicolio, siate furbe, guardate bene in faccia
i fatti, perché i segnali ci sono sempre: è
solo un bellone? Vuole soltanto portarmi a letto? Cosa voglio io da lui? Mi
merito una persona migliore? Sto ripetendo lo stesso schema? Lo voglio davvero?
And then, fuggite, oppure venite a
dirmelo. Vi prego, se avete trovato anche voi la magia, venite a farmi
compagnia!
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