Come i miei
lettori ben sanno, io ho tre amiche single: Glade, Yaia e Sole.
Due di loro
riescono ad avere delle storie da “una botta e via”. Tra queste due, però, una
sola –a suo dire- riesce a staccarsi mentalmente dall'accaduto e ad andare
avanti con la propria vita. Ricapitolando: una delle mie amiche single non ama
il sesso occasionale. Un’altra sì, ma dopo averlo fatto rimane legata a livello
cardiaco. Una terza, portentosa amica, invece, lo fa e basta. Come un uomo,
verrebbe da sottolineare.
Il mio
Architetto Sexy, però, detesta che io affermi tali calunnie nei confronti del
suo genere, e ritiene che siamo noi donne, infine, a ragionare seguendola
volontà della nostra patatina.
Ora,
l’argomento non è dei più eleganti, ma la domanda giunge: è forse vero che sono
le donne a ricercare la stantuffata facile e poi a scappare? Abbiamo sempre
creduto che fossero gli uomini a comportarsi così… e ci abbiamo costruito sopra
anni e anni di rabbia, rancori, recriminazioni. Ora salta fuori che, sveglione,
avremmo potuto fare più attenzione alle persone con cui andavamo a letto,
perché tra loro poteva esserci l’uomo della vita, che s’è allontanato mestamente
mentre noi cercavamo scuse per non legarci.
A me, questa
teoria suona un ciccino strana. I racconti delle mie amiche e conoscenti single
sono straripanti di uomini che arrivano una notte, tipo Marzio di Sailor Moon
travestito da Milord (cosa peraltro un po’ gay), seducono con parole ambigue e
poi spariscono con una sventagliata di mantello. Insomma, tutto farebbe
presumere che, per i masculi, la botta e via non è assolutamente un problema,
anzi: la prodigiosa scomparsa post coitum è un effetto collaterale assai
gradito, se non addirittura necessario, per loro. Gli uomini riescono davvero a
fare sesso senza più pensare alla partner? O è una fuga dagli impegni, la loro?
E noi? Siamo davvero quelle povere pulzelle pulcre e facilotte
all’innamoramento, o siamo perfettamente capaci, se non atte, alla scopazzata
veloce?
Bè, è risaputo che sia lui sia lei hanno
delle esigenze fisiologiche; una volta uno mi ha detto che se non lo faceva
tutte le settimane poteva ritrovarsi con le biglie bluette, e così immagino
valga anche per le donne: forse dopo sette-otto giorni si incomincia ad avere
strani sintomi. Voci di corridoio vogliono le donne caste più nervosette di
quelle attive, ma secondo me è una scemata, perché tanto lo siamo sempre,
attive o no.
Bene, comunque,
rispettando le nostre esigenze, io credo che tutti abbaimo il diritto di godere
(della compagnia di un partner sessuale) e che dovremmo farlo con leggerezza
-non con superficialità, ocio lì. Dovremmo innanzitutto essere grate al partner
anche solo per il sollievo che ci reca. Consiglio dell’ultima ora: magari
sarebbe carino scambiare due parole con lui, prima o dopo, giusto per vedere se
potrebbe piacerci anche nella sua interezza e non solo nella “fattispecie”.
Questa è una cosa che dovrebbero fare tutti, uomini e donne: parlare.
Comunicare. Le mie amiche diranno che così le cose si complicano.
Paradossalmente, io penso invece che si semplifichino.
Ma io sono
solo una vecchia.
Tra un anno e
mezzo compio trent’anni, vedi un po’ te.
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