martedì 9 settembre 2014

Sexoccasioni di conoscersi


Come i miei lettori ben sanno, io ho tre amiche single: Glade, Yaia e Sole.
Due di loro riescono ad avere delle storie da “una botta e via”. Tra queste due, però, una sola –a suo dire- riesce a staccarsi mentalmente dall'accaduto e ad andare avanti con la propria vita. Ricapitolando: una delle mie amiche single non ama il sesso occasionale. Un’altra sì, ma dopo averlo fatto rimane legata a livello cardiaco. Una terza, portentosa amica, invece, lo fa e basta. Come un uomo, verrebbe da sottolineare.

Il mio Architetto Sexy, però, detesta che io affermi tali calunnie nei confronti del suo genere, e ritiene che siamo noi donne, infine, a ragionare seguendola volontà della nostra patatina.
Ora, l’argomento non è dei più eleganti, ma la domanda giunge: è forse vero che sono le donne a ricercare la stantuffata facile e poi a scappare? Abbiamo sempre creduto che fossero gli uomini a comportarsi così… e ci abbiamo costruito sopra anni e anni di rabbia, rancori, recriminazioni. Ora salta fuori che, sveglione, avremmo potuto fare più attenzione alle persone con cui andavamo a letto, perché tra loro poteva esserci l’uomo della vita, che s’è allontanato mestamente mentre noi cercavamo scuse per non legarci.
A me, questa teoria suona un ciccino strana. I racconti delle mie amiche e conoscenti single sono straripanti di uomini che arrivano una notte, tipo Marzio di Sailor Moon travestito da Milord (cosa peraltro un po’ gay), seducono con parole ambigue e poi spariscono con una sventagliata di mantello. Insomma, tutto farebbe presumere che, per i masculi, la botta e via non è assolutamente un problema, anzi: la prodigiosa scomparsa post coitum è un effetto collaterale assai gradito, se non addirittura necessario, per loro. Gli uomini riescono davvero a fare sesso senza più pensare alla partner? O è una fuga dagli impegni, la loro? E noi? Siamo davvero quelle povere pulzelle pulcre e facilotte all’innamoramento, o siamo perfettamente capaci, se non atte, alla scopazzata veloce?
   Bè, è risaputo che sia lui sia lei hanno delle esigenze fisiologiche; una volta uno mi ha detto che se non lo faceva tutte le settimane poteva ritrovarsi con le biglie bluette, e così immagino valga anche per le donne: forse dopo sette-otto giorni si incomincia ad avere strani sintomi. Voci di corridoio vogliono le donne caste più nervosette di quelle attive, ma secondo me è una scemata, perché tanto lo siamo sempre, attive o no.
Bene, comunque, rispettando le nostre esigenze, io credo che tutti abbaimo il diritto di godere (della compagnia di un partner sessuale) e che dovremmo farlo con leggerezza -non con superficialità, ocio lì. Dovremmo innanzitutto essere grate al partner anche solo per il sollievo che ci reca. Consiglio dell’ultima ora: magari sarebbe carino scambiare due parole con lui, prima o dopo, giusto per vedere se potrebbe piacerci anche nella sua interezza e non solo nella “fattispecie”. Questa è una cosa che dovrebbero fare tutti, uomini e donne: parlare. Comunicare. Le mie amiche diranno che così le cose si complicano. Paradossalmente, io penso invece che si semplifichino.
Ma io sono solo una vecchia.

Tra un anno e mezzo compio trent’anni, vedi un po’ te. 

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