martedì 10 dicembre 2013

Sex and The Paese II -Sulla bocca di tutti





Nei paesi piuttosto piccoli, com’è noto, il passatempo preferito delle persone è parlare, parlare, parlare.
Da un estremo all’altro della piazza, in ogni momento della giornata, si sentiranno risuonare saluti appassionati abbinati a soprannomi ormai leggendari, mentre il crocicchio tra il bar e il municipio è il sito perfetto per chiacchiere un po’ più intime.
L’importante è che se ne parli: con questo presupposto, fatti e confidenze che dovrebbero rimanere segreti fanno il giro del mondo in ottanta secondi. Insomma, tutto è sulla bocca di tutti –tranne ciò che dovrebbe veramente esserci, ovvero il sesso, benché questo muova l’inizio di tutte le relazioni. Cosicché risulta impossibile pensare che quelle bocche che tanto vengono utilizzate per sparlare di ciò che fanno gli altri siano usate anche per altri scopi.
Eppure si mormora che il sesso orale sia sempre sulla cresta dell’onda, se mi passate l’immagine. Certo non tra gli over fifty, per i quali il rapporto andrebbe consumato al buio, in silenzio e rapidamente il più possibile –della serie: minimo sforzo, massimo rendimento. Ma, tra i cittadini nati tra il ’68 e l’’86, le cose sono un tantino diverse, per fortuna, e soprattutto per fortuna di noi donne. Forse non c’era bisogno di adottare le labbra a canotto per svelare orgogliosamente all’intero pianeta che anche alle donne piace giocare a pin-pom, però è comunque una conquista, un atto d’emancipazione che, di recente, viene ricambiato senza storie dagli uomini.
La disparità, purtroppo, rimane tanta: anche in questo caso sembra che le donne non siano altezza –non si è mai abbastanza depilate, abbastanza linde, abbastanza coinvolte oppure troppo coinvolte-, mentre i cari uomini possono sfoggiare calippi spinosi come cactus ed esuberanti come la fontana di piazza di Spagna –per loro è naturale, sono maschi.
Ma perché non ci dimentichiamo per un’oretta che siamo di questo o di quel genere e non usiamo la bocca per fare del bene all’umanità, invece di continuare a sputare sentenze fino a tarda notte? Arriva un momento in cui, stando zitti, si ottengono risultati migliori che blaterando di spesa, ufficio, figli, scuola….

Infine, l’oralità ci aiuta ancora a tramandare storie e tradizioni di famiglia, ma non ci aiuta anche al cinema Celestini, tra coperte e lenzuolini, nel superare il divario che c’è tra uomini e donne, o tra persone diverse?
Io credo di sì. In fin dei conti, se ci si pensa bene, il sesso è sempre sesso, anche se non se ne parla apertamente.
E l’amore è sempre amore, che sia tra uomo e donna, tra persone dello stesso sesso, tra un cinese e un africano… Di amore, però, vale sempre la pena parlare. Non è un pettegolezzo, non è una prurigine, è la storia migliore che si possa tramandare: iniziamo a farlo oralmente.




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