martedì 3 dicembre 2013

SEX AND THE PAESE





La spiritosa Carrie Bradshaw, abitando nella metropoli di New York, poteva permettersi di parlare liberamente della vita sessuale degli altri.
A noi che risiediamo in un paese piccolo, questa libertà non è concessa, ma io direi che vale la pena di prendersela e di finirla con i falsi moralismi sul sesso: lo fanno tutti, è un dato oggettivo, quindi non è che, non parlandone, il “fenomeno” scompare.
Il problema è proprio questo: il sex nel paese è da sempre un argomento tabù, tra i più giovani come tra gli anziani, passando per tutti gli adulti di mezza età che fingono che la sessualità non esista se non per la procreazione. Alle medie, il mio insegnante saltava con cura il capitolo dedicato all’apparato riproduttivo; alle riunioni per adolescenti, la dottoressa mancava casualmente tutti gli incontri sul coito; in casa, la nonna arrossiva per una semplice  barzelletta dal vago sapore erotico.
Erotico uguale eretico, ecco come viene visto il sesso all’ombra del campanile.
Però, per pura fatalità, era sempre nei dintorni della chiesa che si andava a pomiciare (forse per spirito di contraddizione, forse per blasfemia, o forse solo perché, di sera, il campanile non fa ombra, ma buio pesto).
In un paese di quindicimila anime, inoltre, tutti sanno tutto di tutti, e il giudizio ne è la conseguenza immediata, sussurrata, perpetrata agli angoli del mercato. Se una ragazza ha tradito il fidanzato, o ha avuto un’avventura da una botta e via, o è tornata da una vacanza esotica con la “pagnotta nel forno”, dopo poche ore lo sa mezzo paese –il quale avrà premura di diffondere la pruriginosa novella all’altra metà nel giro di una settimana.
Se le stesse cose accadono a un uomo, peraltro, il pettegolezzo muore circoscritto da commenti del tipo:”E’ sempre stato un farfallone, come il padre, poveretto, che ha fatto le sue, in gioventù!”. Quindi, l’uomo figura come il Rocco Siffredi della situazione, anche se è stato uno stronzo mai visto, mentre la donna a stento viene accettata nei locali pubblici e non viene candidata per recitare la parte della Vecchia durante il falò del 6 gennaio solo perché la caccia alle streghe comporta oramai uno sforzo fisico eccessivo.
Il sesso nel paese è una questione sessista, nascosta, quasi un affare sporco: qualcosa di cui è meglio non parlare e di cui non bisognerebbe avere immagini chiare, soprattutto se si hanno meno di trent’anni e non si è sposati.
Ritengo che nel 2014 un simile atteggiamento sia patetico, ridicolo, controproducente –è inutile prendersela con i figli che rimangono incinti a16 anni se non gli si parla di contraccezione! In più, sarebbe fico sapere se quello che fai tu lo fanno anche gli altri, se ti sei inventato una nuova tecnica amatoria o se era già sulla piazza, se magari esiste qualche modo nuovo di affrontare lenzuola un po’ vecchiette.
Di cosa parliamo la prossima volta? Scegliete voi: posizioni, sesso orale o cibi e bevande ad uso po-porno?
Credo proprio che ci divertiremo molto, insieme, nelle prossime settimane. E’ lo spirito giusto per prepararsi al Natale con tutti i crismi.
Agatha Christie scrisse La morte nel villaggio? Noi risponderemo con Il sesso nel paese.



1 commento:

  1. Ho bisogno di sapere su cosa scrivere la prossima settimana!!! Chi ha il coraggio di sbilanciarsi?

    RispondiElimina